Music Promoter di Fabrizio Pucci
Creando pian piano nel tempo, delle relazioni con loro.
La strada dei comunicati stampa, delle promozioni a tappeto e delle pubblicità a pagamento è estremamente poco efficace.
Ciò che da’ invece risultati concreti e tangibili è l’individuare poco a poco, i giornalisti, i blogger, i podcaster, i presentatori TV e i DJ radiofonici che si occupano di musica emergente ed in particolare del tuo genere musicale, e creare delle relazioni sociali con queste persone, interessandosi a loro e offrendo inizialmente loro qualcosa di utile senza chiedere nulla in cambio.
È molto difficile che ci possa arrivare tu da solo. La difficoltà sta tutta nel fatto che qualunque band farà la tua stessa cosa. Inviare email, fare telefonate, scrivere messaggi privati su Facebook, ecc. sono i primi strumenti che chiunque utilizzerebbe.
Mettiti anche nei panni del blogger o della radio che si vede arrivare migliaia di richieste. Magari non ha il tempo materiale di ascoltarti anche se tu sei davvero bravo. Quindi? Devi cambiare strategia per differenziarti da tutti gli altri. Come? Diventa irresistibile!
Lavora bene sui social condividendo contenuti interessanti e di valore, fai divertire i tuoi fan, coinvolgili e vedrai che nel tempo la tua fan base si espanderà e la tua popolarità diverrà tale che le radio, i podcaster e i blogger ti contatteranno direttamente per averti. Mi rendo conto che non è la strada più veloce ma ti assicuro che è quella che ti porterà maggiore soddisfazione.
Oggi più che mai si tratta di una questione di posizionamento. Non basta più essere bravi e non è sufficiente fare qualcosa di nuovo, per “passare” in rete e per sfruttare i meccanismi della viralità, tipici del web. Il lavoro importante da fare è quello di posizionare l’artista o la band in una specifica nicchia, già esistente o potenziale, nella quale qualsiasi alternativa diventi poco interessante o poco appagante.
Non c’è posto, nel panorama musicale, per due Lady Gaga o per due Baglioni, infatti, ma per diventare l’una e l’altra si è dovuti emergere in una specifica nicchia di pubblico e posizionarsi, per poi sfruttare l’amplificazione di un ristretto gruppo di superfan che esportano la loro star anche al di fuori di tale nicchia.
La sfida è dunque quella di prendere padronanza con gli strumenti della rete e di puntare dritto ad un preciso target, che sappia apprezzare il genere che facciamo e che ci possa considerare degni eredi di una tendenza o di un mito del passato. La strada maestra, per ottenere questo obiettivo, è quella di spingere forte sul personal branding e sulla presenza in rete, partendo da canali come YouTube e investendo tempo, risorse e disponibilità quotidiana.
Affinché ci trovino dobbiamo esserci, ma per esserci è fondamentale non puntare tutto su sé stessi, ma dimostrarsi dei veri cultori di un genere o di una scena e fare un grande lavoro di “content curation”, oltre che di “content creation”. Per farla semplice, non basta invadere la rete con i nostri pezzi ma, come già detto, bisogna sfruttare pezzi e contenuti prodotti da altri per entrare in quella specifica nicchia non da elemosinatori di ascolti e di passaggi in radio, ma da veri leader e “guru” del nostro genere, per aumentare le opportunità di essere interpellati e per accrescere il nostro carisma.
Qui a Cremona, ad esempio, stanno emergendo numerose eccellenze; gente come La Scapigliatura, Giulia Dagani, i Superio e parecchi altri, che mi piace “spingere” un po’ sui canali e che, fortunatamente per loro, si stanno posizionando piuttosto bene sui canali, rendendo la condivisione agevole e facendo in modo che chiunque vada ad ascoltarli possa interagire con loro e fare passa parola, senza dover cercare troppo sul web e senza sbagliare, cosa che troppo spesso avviene quando si ascolta qualcuno per la prima volta e si fa fatica a trovare qualcosa su di lui in rete.
La prima regola, quando sono coinvolte altre persone (qualsiasi esse siano) e vogliamo che loro parlino di noi, è fornirgli un motivo davvero valido per farlo.
E fortunatamente i soldi non sono l’unica cosa che motiva le persone a innescare le dinamiche legate al passaparola :)
La seconda è che per trovare un motivo davvero valido che spinga le persone a parlare di noi è indispensabile prima di tutto mettersi nei panni del nostro interlocutore, capire chi è, quali sono le sue esigenze e guardare le cose dalla sua prospettiva, non dalla nostra.
Sono convinto che un brano musicale sia di per sé “un prodotto” e come tale può essere giudicato soggettivamente migliore o peggiore di altri.
Quello che davvero fa la differenza agli occhi del nostro interlocutore è il valore che noi riusciamo a dare a quel prodotto attraverso la comunicazione.
Il concetto di base è che: “essere un talento e permettere alla gente di conoscere il tuo talento sono due cose molto diverse tra loro”.
Creare e comunicare valore significa realizzare qualche cosa che valga la pena di essere condivisa, a cui vale la pena dedicare la propria attenzione, il proprio tempo e le proprie energie.
Ci sono tantissimi modi diversi di creare valore e condividerlo attraverso il Web e questo vale anche per un musicista o per una band.
È necessario sviluppare quella creatività che non è solo un modo di fare, ma è un modo di essere. È un pensiero che è rivolto ad andare oltre, a superarsi ogni giorno per crescere ed evolvere.
Puoi inoltre pensare di associare la tua musica ad un valore, una causa, un’idea, una visione condivisa, raccontando attraverso i diversi linguaggi che puoi usare sul Web oltre a quello musicale, una storia alle persone che la vogliono ascoltare.
Mi viene in mente ad esempio un bellissimo progetto di comunicazione online che seguo con molto interesse e sostengo personalmente, Playing For Change. È un super gruppo musicale composto essenzialmente da artisti di strada di varie etnie. È nato per ispirare e mettere in contatto persone attraverso la musica, portare un messaggio di pace nel mondo e raccogliere finanziamenti al fine di edificare scuole di musica destinate all’infanzia nei luoghi più disparati del mondo.
Oggi tutto è personalizzato, nel bene e nel male, quindi la tua storia di artista conta. Trova un angolo per raccontarla e renderla originale, curiosa e interessante, tale da stimolare la curiosità degli addetti ai lavori. Dalla curiosità iniziale scatta tutto il resto, se la musica è buona, come credo che sia.
Facendo buona musica e diventando una web star. Soprattutto diventando una web star. It’s evolution baby!
Uno dei miei mantra è “faire, savoir faire, faire savoir”: fai della bella musica, sii una bella persona che sa come stare nelle conversazioni e da’ agli altri prima di chiedere, e impara a raccontarti bene.
Costruendo storie da raccontare, qualcosa che crei interesse, dia materiale di cui parlare. Per questo raccontare il making of di un album o il dietro le quinte di un concerto condividendo anteprime sui social media, per esempio, funziona molto bene.
Il sito web qui è ancora più importante. Avere un press kit scritto bene, con foto, samples e tutte le informazioni pronte all’uso per i professionisti della comunicazione. Poi le relazioni sono fondamentali, quindi anche per i rocker più duri, niente facce cattive, almeno con i blogger :)